La nuova storia del clan Taira
Shin heike monogatari
1955
Paese
Giappone
Generi
Drammatico, Storico
Durata
108 min.
Formato
Colore
Regista
Kenji Mizoguchi
Attori
Narutoshi Hayashi
Raizō Ichikawa
Tatsuya Ishiguro
Michiyo Kogure
Yoshiko Kuga
Akitake Kōno
Ichijirō Oya
Kyoto, XII secolo. Kyomori Taira (Raizō Ichikawa) torna a casa, insieme al padre Tadamori (Ichijirō Oya), dopo una missione vittoriosa in cui i due hanno sconfitto alcuni ribelli. La corte imperiale, però, non gli concede alcuna ricompensa ma non sarà questa l'unica sorpresa che Kyomori deve fronteggiare: scopre che Tadamori non è il suo vero padre e che sua madre era un'amante dell'imperatore Shirakawa, ormai scomparso. Tali rivelazioni sconvolgeranno la sua esistenza.
Penultimo lungometraggio firmato da Kenji Mizoguchi, è un film apparentemente distante dalle corde abituali del regista giapponese, maestro del bianconero, che qui si confronta con il colore, vivace, brillante e capace di valorizzare i momenti più intensi della pellicola (così come nel coevo L'imperatrice Yang-Kwei-Fei). L'insolito numero di comparse e una portata “spettacolare” sembrano portare la pellicola lontano dalle riflessioni più intime compiute da Mizoguchi in passato. Eppure, il suo tocco si sente eccome, in particolare nella rappresentazione di un passaggio temporale importantissimo, da un'epoca a un'altra: la conquista del potere da parte dei samurai. Kyomori è una sorta di parte per il tutto di un'intera classe sociale, un simbolo della crescita e dell'avanzamento di ruolo di una categoria fino a quel momento troppo sottovalutata (come dimostrano le sequenze iniziali). Sul protagonista Mizoguchi costruisce una figura simbolica di grande spessore che, oltre a rappresentare i samurai in toto, è anche un (semplice?) ragazzo alla ricerca di una propria identità e di un proprio posto nel mondo. Coinvolgente e dotato di un buon ritmo, è un film che non delude nonostante la sua fama sia piuttosto bassa. Da riscoprire.
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