New Orleans, 1959. Il ricco imprenditore Michael Courtland (Cliff Robertson) perde moglie e figlia a seguito di un sequestro dai risvolti tragici. Molti anni dopo, in viaggio d'affari a Firenze (città in cui aveva conosciuto la moglie), incontra una giovane donna (Geneviève Bujold) dai tratti identici a quelli della defunta consorte. Secondo, dopo Le due sorelle (1973), dichiarato “atto d'amore” del regista statunitense al cinema di Alfred Hitchcock. L'omaggio a La donna che visse due volte (1958) supera i limiti di una semplice operazione di ricalco grazie all'elegante rigore formale, sublimato da virtuosismi tecnici di prim'ordine, alla colonna sonora (nominata all'Oscar), sapientemente affidata all'avvolgente partitura di Bernard Herrmann, storico collaboratore di Hitch, e al plot teso e avvincente. Senza azzardare impietosi confronti con l'inarrivabile modello di riferimento, il film risulta godibile e privo di cali, nonostante diversi passaggi sappiano anche troppo di maniera. Sceneggiatura di Paul Schrader, reduce dai successi dei copioni di Yakuza (1974) di Sydney Pollack e Taxi Driver (1976) di Martin Scorsese. Gran parte del film è stato girato a Firenze, resa ambigua e inquietante dalla splendida fotografia di Vilmos Zsigmond.