Oliver Twist (Jackie Coogan) è un piccolo orfano che finisce nella banda di ladruncoli del malvagio Fagin (Lon Chaney). Dopo diverse peripezie, verrà adottato e inizierà una nuova e felice vita. Non è la prima versione per il grande schermo del celebre romanzo di Charles Dickens (solo negli anni Dieci se ne contano almeno quattro), ma è indubbiamente la più nota di tutto il cinema muto. La struttura è piuttosto semplice, fedele al testo di partenza, e le scenografie curate: mancano però totalmente quei guizzi cinematografici che avrebbero potuto renderlo ben più significativo. Il regista Frank Lloyd s'impegna poco, accontentandosi di una messinscena sufficiente, e punta eccessivamente sulla performance del protagonista Jackie Coogan, diventato una star l'anno precedente con Il monello di Charlie Chaplin. Qui, però, sembra meno sicuro di sé, e i duetti con un notevolissimo Lon Chaney non raggiungono le vette di quelli con il personaggio di Charlot. Al film, discreto e nulla più, avrebbe fatto bene un po' più di coraggio. Da Oliver Twist verranno tratti innumerevoli altri film, tra cui quello di David Lean del 1948 e quello di Roman Polanski del 2005.