Medico americano a cui hanno ucciso marito e figlio in una rapina, Laura (Patricia Arquette) compie un viaggio in Birmania per cercare di distrarsi. Si troverà coinvolta nella terribile repressione dei manifestanti di Aung San Suu Kyi perpetrata dalla dittatura militare. Dopo la fallimentare commedia Dalla parte del cuore (1992), Boorman accetta di dirigere un canonico film di denuncia civile sulle barbarie dell'Estremo Oriente, abbastanza manicheo nell'individuare “buoni” e “cattivi” e con un traiettoria narrativa scontata (finale conciliatorio compreso). Dove però Oltre Rangoon risulta in parte interessante, è nella spettacolare messa in scena in mezzo alla natura della Birmania e nel ritmo avventuroso, che fanno volare la memoria ai grandi classici del Boorman degli anni d'oro come Senza un attimo di tregua (1967), Un tranquillo weekend di paura (1972) ed Excalibur (1981). Prova di grande impegno fisico per Patricia Arquette, che si dimostra attrice volenterosa e di talento. Presentato in concorso al Festival di Cannes.