La storia delle Olimpiadi, dalla loro inaugurazione fino all'edizione berlinese del 1936: una disamina completa, composta da due parti che formano un dittico, di tutto ciò che ruota intorno e che contribuisce a dar vita all'evento sportivo più importante e prestigioso del mondo. Leni Riefenstahl, celeberrima regista di punta della cinematografia espressa dalla Germania nazista, gira una pellicola animata dal fervore eloquente dell'opera su commissione, ma ugualmente capace di sorprendere ancora oggi per la forza delle sue immagini. La Riefenstahl, dotata di un talento visivo impressionante per il suo tempo e non solo, riesce a incanalare le sfarzose risorse e la notevole disponibilità economica in una messa in scena rutilante, generosa, piena di ritmo e di frammenti riuscitissimi. La frenesia dell'opera e il suo dinamismo sono accentuati da un uso capillare e assai efficace del montaggio cinematografico: il risultato è stilisticamente potente, formalmente modernissimo, visivamente dispendioso anche se ovviamente datato, per ragioni storiche contingenti. Tra i collaboratori dell'autrice c'è anche il regista Walter Ruttmann, altro nome di punta dell'avanguardia tedesca. Diviso in due parti: Olympia – Festa dei popoli, della durata di 121 minuti, e Olympia – Festa di bellezza, lunga 96 minuti. Coppa Mussolini alla Mostra del Cinema di Venezia del 1938 ex-aequo con Luciano Serra, pilota (1938) di Goffredo Alessandrini.