Nel pieno della dinastia Qing, l'imperatrice organizza un grande torneo di kung fu la cui funzione è quella di risvegliare l'orgoglio nazionale e dimostrare la forza culturale e fisica della Cina a tutti i colonizzatori stranieri. Wong Fei-hung (Jet Li), coinvolto nei combattimenti, scopre un piano per uccidere l'imperatrice durante la manifestazione. Terzo capitolo della saga storico/action diretta da Tsui Hark con Jet Li nel ruolo del medico combattente Wong Fei-hung. Al centro della trama c'è ancora una volta il confronto tra culture, l'orgoglio cinese contro la spacconeria occidentale, il trovare nel moderno e nell'innovazione un punto di incontro con il resto del mondo (l'introduzione della macchina a vapore e la cinepresa). Il tutto però è trattato in maniera piuttosto superficiale e poco bilanciata, dando un risalto e un lustro alla Cina e alla sue tradizioni che risulta eccessivamente forzato. Ed è un peccato perché l'apporto in sede di regia da parte di Hark è importante ed il film, seppur inferiore ai predecessori, presenta delle belle sequenze di combattimento con delle coreografia ambiziose e per nulla scontate.