Tre ladri americani giungono a Napoli per rubare il tesoro di San Gennaro: con l'aiuto di Armanduccio Girasole, detto Dudú (Nino Manfredi), e don Vincenzo, detto 'o Fenomeno (Totò), i malviventi pianificano di fare il colpo durante la serata finale del Festival di Napoli, quando tutta la città sarà distratta dalla televisione.
Parodia dei caper-movie tanto in voga in quel periodo, firmata da Dino Risi e ambientata nelle folkloristiche vie di Napoli. A otto anni di distanza del ben più riuscito I soliti ignoti (1958) di Monicelli, il regista milanese dirige una “commedia con scasso” affidandosi a due campioni della comicità come Totò e Manfredi. L'aspetto più riuscito è la caratterizzazione, in chiave parodistica, dei personaggi che abitano gli stretti vicoli partenopei: un andirivieni di curiosi individui e un vociare indistinto che contrasta (anche piuttosto banalmente) con l'atteggiamento compito, professionale e super organizzato degli americani. Una pellicola nata da una sceneggiatura degli stessi Risi e Manfredi con Ennio De Concini e Adriano Baracco, che punta dritta alla risata senza troppe pretese. La colonna sonora di Armando Trovajoli è arricchita con canzoni di Iva Zanicchi, Peppino Di Capri e Giorgio Gaber.