Oppenheimer
Oppenheimer
2023
Paesi
Usa, Gran Bretagna
Generi
Drammatico, Biografico, Storico
Durata
180 min.
Formato
Colore
Regista
Christopher Nolan
Attori
Cillian Murphy
Emily Blunt
Kenneth Branagh
Florence Pugh
Josh Hartnett
Jack Quaid
Matt Damon
Gary Oldman
Robert Downey Jr.
Tom Conti
Alden Ehrenreich
Matthew Modine
Dane DeHaan
Scott Grimes
Michael Angarano
Olivia Thirlby
Rami Malek
Gustaf Skarsgård
Dylan Arnold
David Krumholtz
Benny Safdie
Casey Affleck



Storia di J. Robert Oppenheimer (Cillian Murphy), celebre fisico statunitense che viene considerato il “papà” della bomba atomica. Scelto come direttore scientifico del progetto Manhattan, Oppenheimer finì sotto inchiesta per il suo operato a metà degli anni Cinquanta e soltanto negli ultimi anni della sua vita venne effettivamente riabilitato per il suo impressionante contributo scientifico.

È una questione di scelta, una questione morale, quella che mette in scena Oppenheimer, dodicesimo lungometraggio di Christopher Nolan e primo film biografico della sua carriera. Uccidere migliaia di persone per salvarne di più? Usare una bomba, l’arma bellica per eccellenza, per raggiungere la pace? I dilemmi del personaggio principale sono gli stessi di uno spettatore che viene lanciato all’interno della mente di Oppenheimer, che sente i suoi tormenti e le sue eccitazioni, non riuscendo mai a fermarli, come in un’infinita reazione a catena. Visiva, sonora, atomica che sia. Non è così importante leggere la musica (capirla) ma sentirla (come un flusso costante e ininterrotto), parafrasando una delle frasi più significative di una calibratissima sceneggiatura (ispirata alla biografia Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica. Il trionfo e la tragedia di uno scienziato di Kai Bird e Martin J. Sherwin) che raggiunge la vetta nella serratissima parte finale. Non a caso la musica di Ludwig Göransson è martellante e copre quasi interamente la durata (circa 180 minuti) di una pellicola che ha un "tappeto sonoro" di una potenza semplicemente devastante, tesa ancora una volta a rappresentare lo stato mentale di un personaggio geniale e inquietante, talmente ambiguo da essere anche lui parte di quei dubbi morali di cui sopra. Siamo effettivamente dentro di lui, ma cosa prova davvero e quanto il senso di colpa può effettivamente limitare ciò che ha compiuto? Attraverso un costante gioco stilistico, che alterna colore e bianco e nero, immagini mentali soggettive e situazioni oggettive, il tempo prima dello scoppio della bomba atomica e quello successivo, Nolan costruisce l’ennesima narrazione complessa e stratificata della sua carriera, riuscendo a dare ai dialoghi una forza drammaturgica forse mai raggiunta prima nel suo cinema. La tensione si rivela quasi insopportabile in diversi, memorabili passaggi in cui emerge una capacità di gestione del montaggio davvero straordinaria. Viene quasi da chiudere gli occhi, di fronte a certi momenti in tutti i sensi accecanti, all’interno di una pellicola che gioca anche sullo sguardo e su cambi di prospettiva in cui lo spettatore ha sempre un ruolo attivo. Boati ed esplosioni, però, non potranno mai essere disturbanti quanto delle sottili parole, pronunciate lievemente, magari in riva a un lago, mentre nessun altro può sentire. Eccellente prova di Cillian Murphy, ma tutto il cast fa un lavoro egregio: si dovrebbero citare davvero tutti, anche per merito di un grande regista che è anche un grande direttore d’attori, ma una menzione speciale va a un magistrale Robert Downey Jr. nei panni di Lewis Strauss e a una Florence Pugh intensa più che mai. Sette premi Oscar a sancire una lunghissima serie di premi ottenuti: miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista (Murphy), miglior attore non protagonista (Downey Jr.), miglior fotografia, miglior montaggio e miglior colonna sonora.




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