New Hampshire, Ottocento. Il povero e sfortunato contadino Jabez Stone (James Craig) vende l'anima al diavolo, apparso nelle vesti di Mr. Scratch (Walter Huston), in cambio di sette anni di prosperità. Jabez si trasforma però in un uomo egoista e venale, fino a quando il demonio non torna a reclamare il suo tributo. In aiuto di Jabez, arriva Daniel Webster (Edward Arnold). Inizialmente, la pellicola si intitolava The Devil and Daniel Webster, come il racconto (1936) di Stephen Vincent Benét, anche sceneggiatore insieme a Dan Totheroh. Sorta di deliziosa rielaborazione in chiave leggera del Faust, è una favola morale ironica, vivace, ben diretta, che conosce il culmine nella sequenza del fantasmagorico processo. William Dieterle trova la giusta commistione tra le suggestioni del cinema europeo e mainstream hollywoodiano, supportato dalla suggestiva fotografia di Joseph H. August e dalla colonna sonora di Bernard Hermann, premiata con l'Oscar. In un cast perfetto, due i grandi caratteristi come Walter Huston e Jane Darwell sono memorabili. Non è un caso che la pellicola sia diretta proprio dal regista tedesco naturalizzato americano che come attore era apparso in Faust, trasposizione dell'opera di Goethe diretta da Friedrich Wilhelm Murnau nel 1926. Daniel Webster è un senatore realmente vissuto tra il 1782 e il 1852.