Il detective Tom Welles (Nicolas Cage) si addentra nello squallido mondo degli snuff-movies per fare luce sulla morte di una ragazzina. Aiutato da Max (Joaquin Phoenix), commerciante di film porno, si troverà di fronte a orrori e violenze insostenibili che lo spingeranno a farsi giustizia da sé.

Blockbuster pruriginoso e inconsistente, che cerca sfacciatamente di sfruttare la morbosità suggerita (o, meglio, spiattellata) dalla vicenda al solo scopo di rendere appetibile un'accozzaglia di situazioni tra il thriller e il poliziesco di terz'ordine. Non una trovata originale nella caratterizzazione del poliziotto costretto a fare i conti con i propri istinti di violenza e con il degrado (morale) che lo circonda. E la volgarità di fondo dell'intera operazione rimane una zavorra da cui Schumacher non riesce a emanciparsi, soprattutto a causa di un impianto ideologico di dubbia intelligenza. L'ambientazione torbida, grazie alle luci di Robert Elswit, mantiene una funzionale efficacia. Cage bocciato, Phoenix sprecato.