Sun-hi (Jung Yu-mi) è una laureata in cinema che torna nella sua università per chiedere ad un vecchio professore una lettera di referenza per andare negli Stati Uniti. Qui incontra anche un suo ex fidanzato che ha fatto un film sulla loro relazione ed è ancora innamorato di lei. Il giorno dopo la lettera è pronta, ma è decisamente mediocre; di fronte alle proteste della ragazza, il professore le dichiara il suo amore e lei sembra accettarne le attenzioni; la lettera successiva sarà dettagliata ed entusiasta. Accanto a questi personaggi, ne appare un quarto, un regista ovviamente, con il quale gli altri tre a turno si confidano, ma che finirà per innamorarsi anche lui di Sun-hi.

Anche gli estimatori di Hong Sang-soo devono ammettere che le basi narrative di questo quindicesimo lungometraggio sono piuttosto impalpabili: pur apprezzando la reiterazione delle sequenze e la convergenza dei personaggi nel finale, il film di fatto si riduce a cinque estenuanti longtake con camera fissa su una tavola dove di fronte a poco cibo e molto alcol le coppie a turno si confidano e si sfogano. L'azzeramento della narrazione sembra essere l'obiettivo dichiarato del regista che in questo film ancor più che in altri punta ad una totale astrazione, salvo poi chiudere l'operazione con il surreale finale dove i tre uomini si ritrovano assieme con grande imbarazzo, mentre la ragazza sparisce. (Generoso) Pardo d'Argento per la miglior regia al Festival di Locarno 2013