Paesaggio nella nebbia
Topio stin omichli
1988
Paesi
Grecia, Francia, Italia
Genere
Drammatico
Durata
127 min.
Formato
Colore
Regista
Theodoros Angelopoulos
Attori
Michalis Zeke
Tania Palaiologou
Stratos Tzortzoglou
Eva Kotamanidou
Aliki Georgouli
Vasilis Kolovos
Vasilis Bouyiouklakis
Ilias Logothetis
Vangelis Kazan
Due bambini, Voula (Tania Palaiologou) e Alexandros (Michalis Zeke), scappano da casa e intraprendendo un lungo viaggio verso la Germania, alla ricerca del padre che non hanno mai conosciuto. Se già con il precedente Il volo (1986) Angelopoulos aveva parzialmente abbandonato le tematiche storiche dei suoi primi film, a partire da Paesaggio nella nebbia la Storia si limita a essere uno sfondo, più o meno profondo, alla crescita esistenziale dei personaggi; il viaggio diventa la metafora fondante nel senso del travaglio interiore, dove l'esterno è la simbolica proiezione dell'interno e l'etereo lirico prende il sopravvento sull'allegorico storico. Non è forse un caso che proprio in quest'opera ritroviamo i personaggi (e parte degli attori) de La recita (1975), la compagnia teatrale che non ha smesso, da allora, di girare la Grecia nel tentativo di mettere in scena il loro dramma pastorale. Ma i protagonisti diventano quasi pazzi saltimbanchi, strambi menestrelli di una Grecia metafisica, al servizio del percorso di maturazione dei due fanciulli che, come in un moderno Pinocchio crudo e privato della sua magia fiabesca, subiscono le opportunità e gli ostacoli terribili che il loro viaggio comporta (l'incomprensione, il freddo, il gelo, la fame, lo stupro). Cinema di immagini avvolgenti e proverbiali ritmi (un po' troppo) dilatati, dove il notevole sforzo a cui è costretto lo spettatore trova un discreto appagamento, nonostante si percepisca una certa maniera di fondo. Tra gli sceneggiatori figura Tonino Guerra, e si vede. Leone d'argento, Premio OCIC, Premio FIPRESCI e Premio Pasinetti alla Mostra del Cinema di Venezia.
Maximal Interjector
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