In un pensionato femminile si intrecciano le vite di alcuni giovani attrici che aspirano a diventare grandi star. I preparativi per la nuova commedia sono l'occasione che tutti aspettano, ma una nuova arrivata (Katharine Hepburn), non portata per la recitazione, ottiene il ruolo principale grazie all'influenza del ricco padre; gravi conseguenze all'orizzonte. Confermando il suo straordinario talento nel dirigere gli attori, Gregory La Cava firma una commedia drammatica incentrata sul mondo dello spettacolo, adeguandosi formalmente ai contenuti espressi. Lo stile adottato risulta infatti statico e non particolarmente brioso, questo per ricreare funzionalmente l'atmosfera teatrale nel quale il film è calato; a maggior ragione, l'interpretazione si rivela elemento fondamentale della narrazione e il regista la esalta con grande attenzione, riuscendo a fare emergere il meglio da ogni attore (in primis da Katharine Hepburn, qui in uno dei ruoli più riusciti della sua carriera). Dosando in maniera saggia l'elemento drammatico a toni più ironici e distensivi, La Cava dà ancora una volta prova della sua sapienza cinematografica, emozionando nonostante qualche breve scorciatoia retorica utilizzata sul finale. Candidato a quattro premi Oscar: miglior film, regia, sceneggiatura (Morrie Ryskind e Anthony Veiller), attrice non protagonista (Andrea Leeds alias Kay Hamilton).