Palindromi
Palindromes
2004
Paese
Usa
Genere
Drammatico
Durata
98 min.
Formato
Colore
Regista
Todd Solondz
Attori
Ellen Barkin
Jennifer Jason Leigh
Matthew Faber
Emany Sledge
Debra Monk
Stephen Adly Guirgis
La dodicenne Aviva nutre, fin da piccola, un forte desiderio di maternità. Rimane incinta di un suo coetaneo, ma i genitori la costringono ad abortire. Sconvolta, scappa di casa e intraprende un viaggio nei meandri dell'America più nascosta e inquieta. Con Palindromi, Todd Solondz arriva al culmine della sperimentazione formale, realizzando un'opera di matrice postmoderna che parla della società post 11 settembre, e dei suoi conseguenti problemi d'identità. Nel farlo utilizza un linguaggio maturo e innovativo, che rende ancor più potente la riflessione su situazioni e modi di pensare propri dell'agire comune. Palindromi non è un semplice film sull'aborto, in quanto tratta questa tematica senza prendere una posizione precisa, e offrendo allo spettatore differenti spunti. Palindroma, quindi chiusa in se stessa e sempre uguale, qualsiasi sia il senso di lettura, non è solo la vita di Aviva, ma anche la struttura narrativa del film, che racconta il viaggio di scoperta di una adolescente alla ricerca del proprio Io. Per alimentare il senso di spaesamento della protagonista, Solondz decide di fare interpretare il personaggio di Aviva a otto attori diversi (quattro ragazze, due donne, una bambina e un ragazzo dall'aspetto androgino): una trovata ancora più esasperata e geniale di quella che fece Luis Buñuel in Quell'oscuro oggetto del desiderio (1977) dove il personaggio femminile era interpretato da due attrici dalla fisicità differente. Nel suo viaggio, Aviva incontra un pedofilo che si innamora di lei, e Mama Sunshine, una buona samaritana che, col marito, accudisce in una casa di campagna un gruppo di ragazzi disabili, sfruttandoli per scopi commerciali (un gruppo pop di matrice cattolica), e rivelandosi poi una terrorista anti abortista: raramente, nel cinema del nuovo millennio, le "zone d'ombra" degli Stati Uniti sono state trattate con così grande spessore e con un respiro cinematografico di tale maestosità. Il funerale che apre il film è quello di Dawn Wiener, la protagonista di Fuga dalla scuola media (1995), secondo lungometraggio di Todd Solondz. L'espediente di dare diversi corpi allo stesso personaggio verrà ripreso anche da Todd Haynes in Io non sono qui (2007) per incarnare le diverse anime di Bob Dylan.
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