Londra. Il Dottor Parnassus (Christopher Plummer) è un saltimbanco che offre al pubblico un'esperienza irripetibile: oltrepassando uno specchio nascosto all'interno della sua casa/roulotte è infatti possibile venire catapultati in un mondo magnifico, dove poter temporaneamente realizzare i propri desideri. Questo dono, tuttavia, è stato ottenuto da Parnassus attraverso un patto con Mr. Nick, il Diavolo (Tom Waits), il quale in cambio otterrà Valentina (Lily Cole), figlia del mago, quando compirà 16 anni. Per evitare che ciò accada, Parnassus sarà affiancato dal suo aiutante Anton (Heath Ledger) in decine di avventure nel mondo parallelo. Dodicesimo film di Terry Gilliam, rimasto negli annali soprattutto per il decesso improvviso di Heath Ledger durante le riprese: un tragico evento che costrinse il regista a riscrivere parte della sceneggiatura e a riadattarla sulla base dell'ingresso nel cast, a titolo gratuito, di Jude Law, Johnny Depp e Colin Farrell. Il cambio in corsa ha finito, paradossalmente, con il conferire nuovo fascino a un'operazione che, altrimenti, avrebbe rischiato di essere l'ennesima fracassonata surrealista, ormai stanca e un po' stucchevole, del regista americano naturalizzato britannico. L'apparizione delle tre star nella parte di Anton quando attraversa lo specchio magico, infatti, rappresenta una vera e propria magia cinematografica di fronte a cui è impossibile rimanere indifferenti. Peccato, però, che il film cada alla distanza risultando sempre più prolisso e meno coinvolgente con il passare dei minuti. Effetti digitali pessimi: il mondo al di là dello specchio sembra disegnato con le grafiche dei videogiochi platform dei primi anni 2000. Presentato fuori concorso a Cannes, ebbe un discreto successo di pubblico.