I fratellastri Paco (Benjamin Bratt) e Cruz (Jesse Borrego), insieme al loro cugino Miklo (Damian Chapa), fanno parte di una gang chiamata “Vatos Locos” e vivono tra cimini violenti e abuso di droghe. Il destino li separa: Miklo verrà arrestato e trasferito nel carcere di San Quentin; Cruz diventerà un grande artista, ma la dipendenza dall'eroina non farà altro che causargli guai; Paco diventerà un poliziotto e, di fatto, un nemico per Miklo. Basato sulle vere esperienze vissute da Jimmy Santiago Baca, poeta cresciuto a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, Patto di sangue ne ripercorre in maniera del tutto libera e romanzata le vicende giovanili, sciorinando in oltre tre ore di pellicola un'infinita sequela di topoi e cliché tipici del gangster movie. Non ci sono veri e propri punti di riferimento nell'arco dell'intera vicenda, costringendo di fatto lo spettatore a riflettere senza poter prendere mai una parte precisa, né simpatizzare per alcuno. Taylor Hackford dirige con mestiere ma il tutto risulta prolisso e noiosetto; e l'ausilio di qualche attore più carismatico avrebbe certamente facilitato l'immedesimazione del pubblico nei personaggi, che in più occasioni appaiono incoerenti. Musiche di Bill Conti.