Il paziente inglese
The English Patient
1996
Paesi
Usa, Gran Bretagna
Generi
Avventura, Sentimentale, Drammatico
Durata
162 min.
Formato
Colore
Regista
Anthony Minghella
Attori
Ralph Fiennes
Juliette Binoche
Willem Dafoe
Kristin Scott Thomas
Naveen Andrews
Colin Firth
Jürgen Prochnow
Seconda guerra mondiale. Sul letto di morte, il conte ungherese Laszlo de Almásy (Ralph Fiennes) racconta all'infermiera canadese Hana (Juliette Binoche) le vicende che lo hanno visto protagonista in Africa come mappatore geografico per conto degli inglesi, mentre i ricordi della sua amata Katharine (Kristin Scott Thomas) riaffiorano.
Polpettone sentimental-avventuroso realizzato con precisione e accuratezza nei minimi particolari, dalla fotografia (John Seale) ai costumi (Ann Roth), dalla scenografia (Stuart Craig) alla regia, con la superficiale meticolosità tipica delle grandi produzioni rivolte al grande pubblico. Il risultato finale, però, è indecoroso sia dal punto di vista della love story (smielata e retorica all'inverosimile, all'interno di una malinconica cornice storica), sia sul versante più attinente ai canoni del kolossal, caratterizzato da un'ambientazione imponente (ma vacua) che vuole mixare intreccio spionistico tra passato e presente, non senza fastidiose ambizioni letterarie (le Storie di Erodoto). Scontata passerella di divi che provano a riempire un quadro di desolante pochezza. Mortalmente noioso. 9 premi Oscar: film, regia, attrice non protagonista (Juliette Binoche, che vinse anche l'Orso d'argento al Festival di Berlino), fotografia, scenografia, colonna sonora, costumi, montaggio, sonoro.
Polpettone sentimental-avventuroso realizzato con precisione e accuratezza nei minimi particolari, dalla fotografia (John Seale) ai costumi (Ann Roth), dalla scenografia (Stuart Craig) alla regia, con la superficiale meticolosità tipica delle grandi produzioni rivolte al grande pubblico. Il risultato finale, però, è indecoroso sia dal punto di vista della love story (smielata e retorica all'inverosimile, all'interno di una malinconica cornice storica), sia sul versante più attinente ai canoni del kolossal, caratterizzato da un'ambientazione imponente (ma vacua) che vuole mixare intreccio spionistico tra passato e presente, non senza fastidiose ambizioni letterarie (le Storie di Erodoto). Scontata passerella di divi che provano a riempire un quadro di desolante pochezza. Mortalmente noioso. 9 premi Oscar: film, regia, attrice non protagonista (Juliette Binoche, che vinse anche l'Orso d'argento al Festival di Berlino), fotografia, scenografia, colonna sonora, costumi, montaggio, sonoro.
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