Emma (Edwige Fenech), sposata al coscienzioso medico di campagna Charles Bovary (Gerhard Riedmann), sogna la vita cittadina e si getta in continue avventure adulterine per ingannare il tempo. Le aspettative romantiche verranno deluse quando, sommersa dai debiti, verrà abbandonata dai suoi amanti. Il regista Hans Schott-Schöbinger, con lo pseudonimo di John Scott, adatta il celebre romanzo Madame Bovary di Gustave Flaubert, stravolgendone completamente struttura e significato: la personalità complessa e contraddittoria della protagonista viene ridotta a figurina sterile e petulante, impegnata a passare da un letto all'altro senza apparente motivo. Sceneggiatura piatta e approssimativa e confezione ai limiti della sciatteria; come se non bastasse, Edwige Fenech si spoglia pochissimo, tentando di recitare con un'enfasi melodrammatica che la rende ridicola. Il resto del cast è incommentabile.