È da ormai diverso tempo che Anna (Valeria Golino) si è completamente annullata per amore dei suoi tre figli. Maltrattata da un marito (Massimilano Gallo) violento e che non la rispetta, potrebbe trovare una forma di riscatto quando riesce, finalmente, a trovare un lavoro stabile. Un noto attore (Adriano Giannini) sembra essersi infatuato di lei e per Anna potrebbe iniziare una nuova vita.

A diciott'anni di distanza da Giro di lune tra terra e mare (1997), Giuseppe M. Gaudino torna al cinema di finzione con una storia intrisa della cultura napoletana, come dimostra anche la bella colonna sonora che accompagna le vicissitudini della protagonista. Fotografato in bianco e nero, ma con qualche sprazzo di colore ben assestato, è un melodramma con passaggi grotteschi e squisitamente kitsch che rendono il tutto originale e interessante. Peccato, però, che a lungo andare il gioco sia troppo ripetitivo e il film si concluda con una parte finale deboluccia ed eccessivamente tirata per le lunghe. Ottima, comunque, la prova di Valeria Golino che si è meritata la Coppa Volpi ottenuta alla 72ª Mostra del Cinema di Venezia.