A un anno di distanza dalla rocambolesca vicenda che lo vide protagonista alla ricerca del fulmine di Zeus (Sean Bean), Percy Jackson (Logan Lerman), figlio di Poseidone, dovrà fare i conti con una nuova avventura. La barriera magica che protegge Capo Mezzosangue è ceduta sotto l'attacco di un'orda di nemici pronti a distruggere il santuario dei semidei: l'unico modo per evitarlo, sarà recuperare il vello d'oro. A pensarci sarà Percy, accompagnato dai suoi inseparabili amici, Annabeth (Alexandra Daddario) e Tyson (Douglas Smith).
Secondo capitolo della saga del giovane semidio, Percy Jakcson e gli dei dell'Olimpo – Il mare dei mostri è una pellicola piatta e poco riuscita, che risente molto dei canoni imposti dall'episodio precedente (Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo – Il ladro di fulmini del 2010) senza riuscire a proporre qualcosa di nuovo e frizzante. A cominciare dalla trama (sviluppata quasi come fosse un calco perfetto della prima avventura), il lavoro di Thor Freudenthal (qui in cabina di regia al posto di Chris Columbus) è l'ennesimo film fantasy adolescenziale completamente basato sugli effetti speciali e calato nel mondo dei teenagers attraverso i loro complessi e le loro problematiche. Nulla di nuovo, insomma. Come se non bastasse, lo stile timido di Freudenthal non riesce a restituire l'atmosfera di un mondo magico mimetizzato nella realtà quotidiana, creando solo quella che sembra una sorta di sfilata di buffi personaggi dove tutto risulta posticcio e poco credibile.