"Da qualche parte nei Balcani", nel 1995, un gruppo di cooperanti internazionali (Benicio Del Toro, Tim Robbins, Mélanie Thierry e Olga Kurylenko) sono alla disperata ricerca di una corda, necessaria per togliere un cadavere da un pozzo, fondamentale per l'approvvigionamento idrico della zona. Gradevole, innocua e sfocata commedia drammatica e "di guerra", che garantisce un numero sufficiente di risate grazie alla vivacità dei botta e risposta nei dialoghi e all’assurdità di molte situazioni, ma che nel complesso non funziona del tutto. La causa è soprattutto il mancato amalgama tra il tono comico/ironico e quello drammatico/patetico (slegati quasi fossero di due film diversi), che rende la comicità, anche quando riuscita, fine a se stessa e non una sottolineatura grottesca o sarcastica del contesto. La pellicola salta così da un tono all'altro con poca fluidità, e il regista spagnolo mostra poco coraggio nell’affrontare la materia narrativa e lo spinoso argomento, rimanendo ancorato a una medietà senza picchi che non incide. Non entusiasmano neanche gli attori, fatta eccezione per Tim Robbins, il migliore della compagnia, anche perché al suo personaggio vengono concesse le battute migliori; divertenti, per esempio, gli equivoci tra lui e l’interprete balcanico (l'ottimo Fedja Stukan). Girato totalmente in Spagna.