Persuasione
Persuasion
2022
Netflix
Paese
Usa
Generi
Drammatico, Sentimentale, Storico
Durata
107 min.
Formato
Colore
Regista
Carrie Cracknell
Attori
Dakota Johnson
Henry Golding
Richard E. Grant
Cosmo Jarvis
Nikki Amuka-Bird
Anne Elliot (Dakota Johnson) è una giovane anticonformista che vive con l'altezzosa famiglia sull'orlo del crollo finanziario. Quando nella sua vita ritorna Frederick Wentworth (Cosmo Jarvis), l'affascinante giovane da lei allontanato anni prima, Anne deve scegliere tra gettarsi il passato alle spalle o ascoltare il suo cuore e aprirsi a una seconda possibilità...
Trasposizione dell’ultimo (e non certo più celebre) romanzo di Jane Austen), Persuasione adatta il volume della scrittrice inglese in un film romantico destinato a Netflix e canonico in ogni sua componente, ma con dalla sua la pretesa di strizzare l’occhio allo spettatore con sterili ammiccamenti a dir poco ridondanti e superflui rispetto al materiale di partenza. I palpiti della della protagonista e l’impianto tematico all’insegna della scelta tra le necessità di non silenziare del tutto il sentimento e quelle dettate da circostanze e opportunità di stabilità (“A che serve l’amore quando si ha la famiglia”) non producono mai né autentici languori né restituiscono le fragilità e le incertezze dietro tali dissidi, tanto che dell’operazione restano soltanto le piccole velleità di una patina modaiola che si divide tra il parlare in macchina della protagonista per rompere la quarta parete, forzando così in maniera alquanto facilona i confini dell’accademismo diffuso di questo tipo di trasposizioni, e il casting multi-etnico che strizza l’occhio a una coeva serie di successo di Netflix come Bridgerton, altrettanto avvezza ad anacronismi kitsch a buon mercato. La regista Carrie Cracknell, inglese e dalla carriera teatrale, è alla sua prima prova dietro la macchina da presa e non riesce a lavorare con la giusta dose di sicurezza su una fluidità pienamente cinematografica. Nel cast, oltre a una Dakota Johnson che non riesce a catturare appieno l’irrequieta ostinazione della sua eroina, anche un “frizzante” Richard E. Grant nel ruolo del padre.
Trasposizione dell’ultimo (e non certo più celebre) romanzo di Jane Austen), Persuasione adatta il volume della scrittrice inglese in un film romantico destinato a Netflix e canonico in ogni sua componente, ma con dalla sua la pretesa di strizzare l’occhio allo spettatore con sterili ammiccamenti a dir poco ridondanti e superflui rispetto al materiale di partenza. I palpiti della della protagonista e l’impianto tematico all’insegna della scelta tra le necessità di non silenziare del tutto il sentimento e quelle dettate da circostanze e opportunità di stabilità (“A che serve l’amore quando si ha la famiglia”) non producono mai né autentici languori né restituiscono le fragilità e le incertezze dietro tali dissidi, tanto che dell’operazione restano soltanto le piccole velleità di una patina modaiola che si divide tra il parlare in macchina della protagonista per rompere la quarta parete, forzando così in maniera alquanto facilona i confini dell’accademismo diffuso di questo tipo di trasposizioni, e il casting multi-etnico che strizza l’occhio a una coeva serie di successo di Netflix come Bridgerton, altrettanto avvezza ad anacronismi kitsch a buon mercato. La regista Carrie Cracknell, inglese e dalla carriera teatrale, è alla sua prima prova dietro la macchina da presa e non riesce a lavorare con la giusta dose di sicurezza su una fluidità pienamente cinematografica. Nel cast, oltre a una Dakota Johnson che non riesce a catturare appieno l’irrequieta ostinazione della sua eroina, anche un “frizzante” Richard E. Grant nel ruolo del padre.
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