Vita di Joseph Pujol (Ugo Tognazzi), artista che agli inizi del novecento si esibiva al Moulin Rouge di Parigi in insolite performance. L'uomo era in grado di emettere peti di ogni genere, alle volte intonati e a ritmo di musica. Questo “dono” gli costò l'accusa di oltraggio al buoncostume. Simbolo del cattivo gusto, sostenuto però con dignità e in nome della libera espressione, Il petomane è in realtà un messaggio personale chiarissimo di Festa Campanile: chi meglio di lui, più volte additato per le commedie sexy, può immedesimarsi nel protagonista incompreso. Nonostante uno spunto intelligente e un interprete istrionico come Tognazzi, l'operazione si rivela comunque ben al di sotto delle aspettative, spesso vittima di bozzettismo e incapace di smarcarsi da alcune cadute di stile superflue. Con un argomento così al limite, si poteva e doveva spingere sulla melodrammaticità degli eventi. Purtroppo, però, il tono è tutt'altro.