L'incidente in cui muore la madre (Sandra Ceccarelli) segna profondamente il piccolo Luca (Konrad Podolny), rendendolo molto fragile. Una volta cresciuto (Kim Rossi Stuart), si diploma al conservatorio distinguendosi per le sue capacità al pianoforte e il suo interesse si sposta a poco a poco dalla musica classica al jazz, dove si afferma. La sua instabilità emotiva, però, non lo abbandonerà. Vita e avventure di uno dei musicisti jazz italiani più riconosciuti a livello internazionale, Luca Flores, dall'infanzia alla morte: peccato che le note trovino poco spazio e la pellicola risulti una versione stereotipata della sua biografia. Funzionano gli attori, ma neanche loro riescono a sopperire alla caratterizzazione fin troppo schematica dei personaggi che sono stati chiamati a interpretare. A questo si aggiunge una regia piatta, cui manca il coraggio di portare fino in fondo un dramma che avrebbe potuto essere coinvolgente se solo si fosse spinto un po' oltre la soglia di sicurezza dove ha preferito fermarsi.