A quarant'anni Pinuccio Lovero corona il sogno della sua vita e finalmente viene assunto come custode del cimitero a Mariotto, frazione di Bitonto. Ma nei cinque mesi successivi alla sua assunzione, nessuno muore in paese: gli abitanti sono entusiasti, un po' meno Pinuccio che vorrebbe organizzare il suo primo funerale. Stralunato documentario del regista pugliese Pippo Mezzapesa che scova un bizzarro personaggio locale, al centro di una vicenda decisamente curiosa, per analizzare in modo ironico le dinamiche sociali della vita nella provincia meridionale. Conosciamo così gli anziani del paese, convinti che Pinuccio sia una benedizione giunta per scacciare la morte dai paraggi e facciamo i conti con un beckettiano protagonista, in perenne attesa di poter celebrare un funerale che diventa, paradossalmente, la sua motivazione esistenziale. Immerso in un clima sonnolento e onirico, il documentario ha però il limite di sembrare (se non essere) eccessivamente furbetto: difficile stabilire se Pinuccio, polistrumentista e compositore, sia autentico o esasperi volutamente il suo lato surreale a beneficio della pellicola, che comunque resta un divertente documento di costume intriso di humor nero. Con una sorta di seguito, Pinuccio Lovero – Yes, I Can del 2012, che racconta la candidatura alle elezioni comunali del becchino con un programma a tema cimiteriale.