Pitch Black
Pitch Black
2000
Paese
Usa
Generi
Fantascienza, Azione, Horror
Durata
109 min.
Formato
Colore
Regista
David Twohy
Attori
Vin Diesel
Radha Mitchell
Keith David
Cole Hauser
Rhiana Griffith
Claudia Black
Lewis Fitz-Gerald
Una navicella spaziale si schianta su un pianeta inospitale e deserto. I passeggeri, tra cui il membro dell'equipaggio Carolyne Fry (Radha Mitchell), l'Imam Abu al-Walid (Keith David) e il criminale Richard B. Riddick (Vin Diesel), cercheranno di trovare una via di fuga, lottando contro mortali creature aliene.
Classico esempio di sci-fi contaminata da azione adrenalinica e inserti orrorifici: il regista David Twohy, anche sceneggiatore con Jim e Ken Wheat, utilizza gli stereotipi del genere fantascientifico (l'astronave in avaria, l'ambientazione ostile, i mostri voraci e aggressivi), innervandoli di sociologia spicciola (il variegato gruppo di protagonisti, rappresentanti di classi sociali differenti) e realizzando un prodotto di puro intrattenimento. Nulla di nuovo e particolarmente originale, e lo sviluppo è a tratti confuso e incerto. Due elementi colpiscono però nel segno: il costante climax ritmico-tensivo (non c'è una sola inquadratura che conceda un attimo di tregua) e la figura di Riddick, eroe (suo malgrado) ambiguo, violento e perversamente autocompiaciuto della propria crudeltà. Cast in discreta forma e cupa fotografia di David Eggby. Con due seguiti, sempre diretti da Twohy: The Chronicles of Riddick (2004) e Riddick (2013).
Classico esempio di sci-fi contaminata da azione adrenalinica e inserti orrorifici: il regista David Twohy, anche sceneggiatore con Jim e Ken Wheat, utilizza gli stereotipi del genere fantascientifico (l'astronave in avaria, l'ambientazione ostile, i mostri voraci e aggressivi), innervandoli di sociologia spicciola (il variegato gruppo di protagonisti, rappresentanti di classi sociali differenti) e realizzando un prodotto di puro intrattenimento. Nulla di nuovo e particolarmente originale, e lo sviluppo è a tratti confuso e incerto. Due elementi colpiscono però nel segno: il costante climax ritmico-tensivo (non c'è una sola inquadratura che conceda un attimo di tregua) e la figura di Riddick, eroe (suo malgrado) ambiguo, violento e perversamente autocompiaciuto della propria crudeltà. Cast in discreta forma e cupa fotografia di David Eggby. Con due seguiti, sempre diretti da Twohy: The Chronicles of Riddick (2004) e Riddick (2013).
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