I Pluto, band figlia del fermento rock anni '90 in Italia, sono divisi e dispersi nella Livorno immersa nella crisi economica. Loris (Alessandro Roja), ex batterista oggi disoccupato con moglie e figlio, un giorno viene contattato da un giornalista (Corrado Fortuna) che vuole realizzare un documentario su di loro. Sarà l'occasione per un ritorno al passato che risveglia nel gruppo antichi conflitti, ma anche un nuovo modo di guardare al futuro. Seconda prova di Carlo Virzì (fratello di Paolo) dietro la macchina da presa dopo L'estate del mio primo bacio (2006): stavolta il regista e compositore livornese si muove nel suo territorio preferito – quello musicale – che racconta con forte passione. Se l'idea di base funziona (guardare indietro, al proprio passato, per poter crescere e capire cosa fare del proprio futuro), i limiti risiedono in un andamento prevedibile e in un'eccessiva superficialità di fondo: il contesto musicale è trattato con cura, mentre i personaggi risultano scritti frettolosamente e vengono approfonditi soltanto in parte. Le attenzioni della sceneggiatura sono più per il giornalista che per i membri del gruppo rock. Cast altalenante, in cui Claudia Pandolfi appare la più spaesata in assoluto.