Boston, 1950. Dopo parecchie rapine andate male e la non edificante esperienza della galera, l'italoamericano Tony Pino (Peter Falk) organizza con la sua banda, composta da Joe McGinnis (Peter Boyle) e Vinnie Costa (Allen Goorwitz), il colpo della vita. Riusciranno nell'intento, ma l'FBI, capeggiato dal severo J. Edgar Hoover (Sheldon Leonard), inizierà una caccia senza tregua. William Friedkin adatta Big Stick Up At Brink's di Noel Behn (ispirato a un fatto realmente accaduto) e realizza una commedia senza aura di autorialità e pretese di approfondimento (ma con qualche stoccata alla mitizzazione della criminalità). La sceneggiatura di Walon Green guarda ai grandi classici (ritmo veloce, dialoghi continui e fulminei), puntando all'affiatamento tra gli attori. Un divertissement tutto sommato godibile, un compitino diligente realizzato senza guizzi di sorta: simpatico e nulla più. Le ricostruzioni d'epoca, in ogni caso, sono notevoli e gli interpreti, trainati da uno scatenato Peter Falk, si rivelano in stato di grazia. La splendida Gena Rowlands, che torna a lavorare con Falk dopo Una moglie (1974) e La sera della prima (1977) di John Cassavetes, è Mary Pino; Paul Sorvino è Jazz Maffie. Ottima e rievocativa colonna sonora di Richard Rodney Bennet, fotografia di Norman Leigh.