Poltergeist – Demoniache presenze
Poltergeist
1982
Paese
Usa
Generi
Horror, Fantasy
Durata
114 min.
Formato
Colore
Regista
Tobe Hooper
Attori
Craig T. Nelson
JoBeth Williams
Dominique Dunne
Oliver Robins
Heather O'Rourke
Zelda Rubinstein
James Karen
California. La famiglia Freeling conduce un'esistenza tranquilla e serena: un equilibrio turbato da strani fenomeni soprannaturali. La presenza malvagia che si nasconde nella loro casa arriva a rapire e confinare in una dimensione parallela la piccola Carol Anne (Heather O'Rourke). L'intervento della medium Tangina (Zelda Rubinstein) si rivelerà fondamentale.
Prodotto da Steven Spielberg, Kathleen Kennedy e Frank Marshall, Poltergeist – Demoniache presenze, pur segnato dagli anni e penalizzato dal punto di vista estetico, è in grado di suscitare più di un brivido. Una famiglia catapultata in un inferno che fa a pugni con la tranquillità della circostante e tipica cittadina americana: Tobe Hooper sa come creare un'atmosfera inquietante, costantemente in sospensione, in cui prima rumori, tuoni e scricchioli e in seguito manifestazioni orrorifiche ultraterrene mettono alla prova i personaggi e lo spettatore. Qualche cedimento strutturale e narrativo nella parte centrale, ma la sequenza in cui l'albero del cortile di casa Freeling si anima e aggredisce il piccolo Robbie (Oliver Robins) non si dimentica; così come il luciferino ghigno del pupazzo clown che "veglia" sul sonno dei piccoli protagonisti. La scelta di utilizzare lo schermo della televisione di casa come mezzo di comunicazione tra il mondo dei vivi e l'aldilà la dice lunga sul sotteso messaggio di critica all'invadenza dei media nel tessuto sociale. Una sinistra maledizione peserà sul cast del film: Dominique Dunne (Dana) e Heather O'Rourke scompariranno entrambe giovanissime e in circostanze tragiche. Sceneggiatura di Steven Spielberg, Mark Victor e Michael Grais; musiche di Jerry Goldsmith.
Prodotto da Steven Spielberg, Kathleen Kennedy e Frank Marshall, Poltergeist – Demoniache presenze, pur segnato dagli anni e penalizzato dal punto di vista estetico, è in grado di suscitare più di un brivido. Una famiglia catapultata in un inferno che fa a pugni con la tranquillità della circostante e tipica cittadina americana: Tobe Hooper sa come creare un'atmosfera inquietante, costantemente in sospensione, in cui prima rumori, tuoni e scricchioli e in seguito manifestazioni orrorifiche ultraterrene mettono alla prova i personaggi e lo spettatore. Qualche cedimento strutturale e narrativo nella parte centrale, ma la sequenza in cui l'albero del cortile di casa Freeling si anima e aggredisce il piccolo Robbie (Oliver Robins) non si dimentica; così come il luciferino ghigno del pupazzo clown che "veglia" sul sonno dei piccoli protagonisti. La scelta di utilizzare lo schermo della televisione di casa come mezzo di comunicazione tra il mondo dei vivi e l'aldilà la dice lunga sul sotteso messaggio di critica all'invadenza dei media nel tessuto sociale. Una sinistra maledizione peserà sul cast del film: Dominique Dunne (Dana) e Heather O'Rourke scompariranno entrambe giovanissime e in circostanze tragiche. Sceneggiatura di Steven Spielberg, Mark Victor e Michael Grais; musiche di Jerry Goldsmith.
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