Polytechnique
Polytechnique
2009
Paese
Canada
Generi
Drammatico, Storico
Durata
77 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Denis Villeneuve
Attori
Maxim Gaudette
Sébastien Huberdeau
Karine Vanasse
Martin Watier
Evelyne Brochu
Il massacro dell'École Polytechnique di Montréal, avvenuto il 6 Dicembre 1989, visto attraverso le prospettive di tre personaggi diversi: l'assassino (Maxim Gaudette), un misogino incallito; una studentessa, Valérie (Karine Vanasse), rimasta ferita in quelle tragiche circostanze; Jean-François (Sébastien Huberdeau) che, anziché fuggire a gambe levate come il contesto avrebbe suggerito, antepone le esigenze altrui alle proprie.

Il regista canadese Denis Villeneuve racconta di un eccidio scolastico avvenuto nel proprio paese e si pone direttamente in scia ad altri film incentrati sullo stesso tema e imprescindibili per mettere a fuoco il cinema degli anni 2000: vale a dire due opere diversissime e agli antipodi come Elephant (2003) di Gus Van Sant e Bowling a Columbine (2002) di Michael Moore. Rispetto a questi due, il film di Villeneuve si trova più o meno nel mezzo, oscillando tra stringatezza, in verità ben presto tradito a tutto vantaggio di soluzioni tutt'altro che asettiche, e una più marcata spettacolarizzazione, che col passare dei minuti si fa sempre più deprecabile, invadente e fastidiosa. Le intenzioni sono nobili e muovono dalla denuncia civile più sincera e ispirata, stimolata per altro da un'urgenza che ha il sapore della visceralità, ma il manierismo della regia finisce col capovolgere di segno l'intera operazione, imbastendo un campionario di divagazioni audiovisive e di trovate a effetto più artefatte che autentiche, più estetizzanti che necessarie. Un vero peccato, perché alcuni aspetti, come l'uso del bianco e nero e della steadicam, funzionano non poco. Presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes.
Maximal Interjector
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