Pablo Neruda (Philippe Noiret) vive il suo esilio su un'isola di pescatori. Pian piano stringe amicizia con Mario (Massimo Troisi), timido postino incaricato di portargli la corrispondenza. Grazie al poeta, l'uomo scopre il mondo della lirica. Quando Mario si innamora di Beatrice (Maria Grazia Cucinotta), Neruda lo sostiene nella conquista della ragazza tra versi e rime.

Ispirato al romanzo Il postino di Neruda di Antonio Skarmeta, il film è considerato il testamento artistico di Massimo Troisi, scomparso appena 12 ore dopo la fine delle riprese. A causa delle sue precarie condizioni di salute, il comico napoletano ha dovuto cedere la regia allo statunitense Michael Radford, il quale si dimostra abile nel dirigere gli attori ma troppo enfatico nel trasmettere emozioni che sarebbero dovute essere sussurrate, offrendo, per di più, immagini da cartolina non funzionali al racconto. Favola dolceamara che ben si adatta alla visione malinconica e sommessa di Troisi, Il postino, nonostante l'ingombrante patetismo di fondo, resta un prodotto da esportazione tanto piacevole quanto edificante. Scritto dal comico napoletano insieme ad Anna Pavignano, Furio e Giacomo Scarpelli. Oscar alla colonna sonora di Luis Bacalov più altre quattro nomination (film, regia, sceneggiatura e quella postuma a Troisi).