1936: l'esercito del Führer è alla caccia dell'Arca dell'Alleanza, scrigno dai poteri soprannaturali in cui sono contenute le pietre su cui furono scolpiti i Dieci Comandamenti. Li combatte con ogni mezzo Henry Jones Junior, più noto come Indiana Jones (Harrison Ford), brillante professore di archeologia e inarrestabile avventuriero.
Nato da un'idea di George Lucas ispirata ai serial televisivi per ragazzi degli anni '40, alla saga di James Bond e all'Humphrey Bogart de Il tesoro della Sierra Madre (1948), il film che segna il trionfale ingresso nell'immaginario cinematografico di milioni di spettatori del personaggio di Indiana Jones. Destinato a diventare uno dei fenomeni di celluloide più fortunati di tutti i tempi, inaugurò un vero e proprio marchio, figlio della fusione creativa delle menti di Lucas e Steven Spielberg, all'apice delle rispettive carriere. Le numerose sequenze memorabili (l'incipit in Perù, il duello impari tra l'arabo che volteggia una scimitarra e Jones che lo fredda con un colpo di pistola, l'inseguimento di un camion a cavallo) realizzate con impareggiabile maestria tecnica, location suggestive, personaggi affascinanti, ritmo mozzafiato, dosi ben calibrate di umorismo concorrono a rendere questo film una pietra miliare del genere, tra i titoli migliori diretti da Spielberg e tra i suoi preferiti. Indiana era il nome del cane di George Lucas, un enorme Alaskan Malamute, mentre il cognome Jones fu scelto da Spielberg e preferito al ben più ordinario Smith. Trionfo al box office e cinque Oscar conquistati: migliore scenografia, miglior montaggio, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro e migliori effetti speciali.