New York. In seguito all'uccisione di quattro agenti, il poliziotto Ray Tierney (Edward Norton) inizia a indagare, scoprendo il marciume dilagante all'interno del dipartimento per cui lavora. Scoprirà con sgomento il coinvolgimento del cognato Jimmy (Colin Farrell) e dovrà decidere, non senza conseguenze, da che parte schierarsi.

Thriller-drama a sfondo poliziesco diretto da Gavin O'Connor (anche sceneggiatore con Joe Carnahan), che sembra guardare ai classici per tratteggiare la netta dicotomia tra giustizia e corruzione e, conseguentemente, tra appartenenza alla famiglia e senso etico e morale. L'originalità latita, così come l'approfondimento delle caratterizzazioni: fatto abbastanza sorprendente, se si considera che l'intera struttura narrativa è basata su azioni e reazioni dei personaggi. O'Connor si impegna a dirigere con mestiere, ma ciò che emerge è un prevedibile e piatto prodotto di genere, tendente allo stereotipo e alla retorica spicciola. Il cast, comunque, appare in discreta forma, con menzione per il bravo Edward Norton. Musiche di Mark Isham, fotografia (efficace) di Declan Quinn. Presentato in concorso al Festival di Roma.