Il giornalista O'Malley (Spencer Tracy) è incaricato di redigere la biografia di un importante e apprezzatissimo uomo politico scomparso in circostanze misteriose. Il defunto, sposato all'ambigua Christine (Katharine Hepburn), nasconde un terribile segreto: era un fascista antisemita pronto a comandare la nazione sotto i suoi folli ideali. Non sembra perfettamente a suo agio George Cukor nel dirigere questo drammone forse troppo rigido per le sue corde dissacranti: nonostante il regista garantisca all'opera un ritmo discreto, buona tensione e due notevoli protagonisti come Hepburn e Tracy, il film non spicca mai il volo e non trova un'identità precisa o, perlomeno, un equilibrio tra impegno ed entertainment. Un ragionamento pertinente e provocatorio su una figura di leader, spalmato sulle esigenze narrative dei due protagonisti, che però non incide mai ed è pure parecchio ingenuo, nonostante un innegabile fascino di fondo dovuto alla presenza delle due star e alla confezione in sé. Ispirato al romanzo di I.A.R. Wylie del 1942.