La principessa delle ostriche
Die Austernprinzessin
1919
Paese
Germania
Generi
Grottesco, Comico
Durata
47 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Ernst Lubitsch
Attori
Ossi Oswalda
Victor Janson
Harry Liedtke
Julius Falkenstein
La viziata e lunatica Ossi (Ossi Oswalda), figlia del re delle ostriche (Victor Jansen), vuole sposarsi a tutti i costi con un nobile di alto lignaggio. Il promesso sposo, il principe Nucki (Harry Liedtzke), decide di mandare al suo posto il fido assistente Josef (Julius Falkenstein) che assumerà l'identità del suo padrone.
Con verace spirito iconoclasta e anticonformista, Lubitsch si fa beffe della borghesia e delle istituzioni, i cui rappresentanti sono figure grossolane e infantili. L'umorismo caustico del regista va a segno, mentre la narrazione è scandita da un ritmo indiavolato e da un gusto per l'invenzione iperbolica e divertita che raggiunge l'apice nelle scena dell'epidemia di foxtrot che invade il palazzo. Come ne La bambola di carne (1919), Lubitsch assimila alcuni dettami della lezione espressionista (che, sul grande schermo, prenderà il via ufficialmente l'anno successivo con Il gabinetto del dottor Caligari di Robert Wiene), ma li rielabora in maniera personalissima (le eccessive scenografie foriere di spunti satirici). Medesima operazione adottata con lo slapstick americano, arricchito da tocchi di sofisticatezza formale assai interessanti (come quando Josef, affascinato dalle elaborate decorazioni del pavimento, le ripercorre in tutte le variazioni, dando vita a un insolito e gustoso balletto). Un affresco grottesco, sagace e ruspante che pecca solo forse di un eccessivo compiacimento. Del film esistono tre diverse versioni, rispettivamente di 47, 58 e 60 minuti.
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