Roy Tucker (Gene Hackman) si trova in carcere con l'accusa di omicidio e rischia una condanna a vita, quando un aiuto del tutto inaspettato lo fa evadere, catapultandolo ai Caraibi. Troverà moglie (Candice Bergen) e una lussuosa villa ad attenderlo, ma dovrà ripagare il suo debito accettando un compito non facile: assassinare il presidente degli Stati Uniti. Tentativo di miscelare la passione per l'intrigo internazionale alla fervente discussione fanta-politica: Stanley Kramer, all'indomani dello scandalo Watergate, trae spunto dal romanzo di Adam Kennedy (anche sceneggiatore) e si serve di un cast di assoluto rispetto, ma manca clamorosamente il bersaglio. Riducendo i suoi personaggi (e i corrispettivi volti attoriali) a meri stereotipi usati dal regista come dal deus ex-machina interno alla trama, tutto il film risulta avvolto dal richiamo all'assassinio di John F. Kennedy, che non costituisce una scusante per un thriller evidentemente incapace di leggere la realtà del suo tempo. Maldestro e superficiale. Musiche di Billy Goldenberg.