Thomas (Thomas Mann), Costa (Oliver Cooper) e JB (Jonathan Daniel Brown), nerd desiderosi di una “scalata sociale”, organizzano una festa per il compleanno del primo, approfittando dell'assenza dei genitori e pubblicizzando l'evento tramite Internet. Lo scopo di diventare popolari verrà raggiunto, ma a un prezzo molto alto.
Commedia che utilizza la tecnica del found footage, diretta dall'esordiente Nima Nourizadeh, nonché caso cinematografico dalle intenzioni piuttosto sfuggenti: semplice farsa in stile post-moderno o ambiziosa riflessione sociologica sulle derive ormai irreversibili della cosiddetta generazione 2.0? La sceneggiatura di Matt Drake e Michael Bacall (da un soggetto di quest'ultimo) si rivela furbetta, giocando con le attese spettatoriali e suscitando un inevitabile coinvolgimento per gli adrenalinici eventi rappresentati, con un climax di degenerazione che, tra alcool, sesso e demenzialità imperante, conduce a un'Apocalisse finale tanto inaspettata quanto impressionante; anche se il giochino tende ben presto a mostrare la corda, collassando su ripetizioni ed eccessive lungaggini. Impossibile, in ogni caso, non individuare più di un riferimento alla miseria di una contemporaneità che spinge a cercare una visibilità effimera e inconsistente, anche a costo di improponibili brutture («Shit works»; «La spazzatura funziona»). Forse però, e piuttosto ambiguamente secondo la tesi conclusiva del film, ne vale comunque la pena. Scorretto, volgare, pericolosamente intrigante: nel bene e nel male, un'operazione figlia del contraddittorio nuovo millennio. Colonna sonora che comprende brani di Nas, Snoop Dogg, Eminem e Lil' Jon.