Psicomagia – Un’arte che guarisce
Psychomagie, un art pour guérir
2019
Paese
Francia
Genere
Documentario
Durata
100 min.
Formato
Colore
Regista
Alejandro Jodorowski
Un documentario-antologia che ripercorre gli atti psicomagici di Jodorowsky, dagli albori della sua carriera al nuovo millennio.
Nata 50 anni prima dell’uscita di questo documentario, dalla mente dell'eclettico regista cileno, la psicomagia affonda le sue radici nello psicodramma e attraverso azioni simboliche ambisce alla guarigione da eventi traumatici e si autodefinisce come il contraltare "concreto" della psicanalisi. Introdotti da brevissimi estratti dei film precedenti (da Poesia senza fine al primo lungometraggio del 1968 Il paese incantato), i vari "episodi" dell'antologia vedono come protagonisti uomini e donne di diversa età e provenienza che, con sguardo in camera, confessano le loro sofferenze. Guidati da Jodorowsky, da narratori del loro vissuto diventano protagonisti di atti di psicomagia tanto intimi quanto plateali, grotteschi, estremi, dal forte potere liberatorio. A sottolineare l'importanza della psicomagia come metodo di guarigione non solo del singolo ma anche della comunità, il docu-film dà spazio anche ad atti che assumono una dimensione collettiva, coinvolgendo la popolazione in azioni di sensibilizzazione su tematiche di rilevanza sociale (come il coming out di una coppia omosessuale). La pellicola si avvale di un impianto narrativo e fotografico convenzionali e trascura virtuosismi estetici, quasi non fosse necessaria la presenza di una confezione ricercata ad aggiungere ulteriore fascino al misticismo contenuto in un prodotto un po' autocompiaciuto e con un non troppo celato carattere autopromozionale. Psicomagia - un'arte che guarisce è un esauriente opera esplicativa della filosofia di Jodorowsky, capace di fornire strumenti di lettura della sua "psico arte" e rappresentare una sorta di guida all'interpretazione delle sue pellicole. Ed è proprio il carattere esegetico, unito alla seducente personalità del regista e alla eccezionale teatralità degli atti curativi, ad affascinare gli spettatori al punto di far vacillare gli scettici e convincere ancora di più gli idealisti.
Nata 50 anni prima dell’uscita di questo documentario, dalla mente dell'eclettico regista cileno, la psicomagia affonda le sue radici nello psicodramma e attraverso azioni simboliche ambisce alla guarigione da eventi traumatici e si autodefinisce come il contraltare "concreto" della psicanalisi. Introdotti da brevissimi estratti dei film precedenti (da Poesia senza fine al primo lungometraggio del 1968 Il paese incantato), i vari "episodi" dell'antologia vedono come protagonisti uomini e donne di diversa età e provenienza che, con sguardo in camera, confessano le loro sofferenze. Guidati da Jodorowsky, da narratori del loro vissuto diventano protagonisti di atti di psicomagia tanto intimi quanto plateali, grotteschi, estremi, dal forte potere liberatorio. A sottolineare l'importanza della psicomagia come metodo di guarigione non solo del singolo ma anche della comunità, il docu-film dà spazio anche ad atti che assumono una dimensione collettiva, coinvolgendo la popolazione in azioni di sensibilizzazione su tematiche di rilevanza sociale (come il coming out di una coppia omosessuale). La pellicola si avvale di un impianto narrativo e fotografico convenzionali e trascura virtuosismi estetici, quasi non fosse necessaria la presenza di una confezione ricercata ad aggiungere ulteriore fascino al misticismo contenuto in un prodotto un po' autocompiaciuto e con un non troppo celato carattere autopromozionale. Psicomagia - un'arte che guarisce è un esauriente opera esplicativa della filosofia di Jodorowsky, capace di fornire strumenti di lettura della sua "psico arte" e rappresentare una sorta di guida all'interpretazione delle sue pellicole. Ed è proprio il carattere esegetico, unito alla seducente personalità del regista e alla eccezionale teatralità degli atti curativi, ad affascinare gli spettatori al punto di far vacillare gli scettici e convincere ancora di più gli idealisti.
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