I Puffi: Viaggio nella foresta segreta
Smurfs: The Lost Village
2017
Paese
Usa
Genere
Animazione
Durata
89 min.
Formato
Colore
Regista
Kelly Asbury
Puffetta e i suoi migliori amici, Quattrocchi, Tontolone e Forzuto, si mettono alla ricerca di un villaggio perduto, in una corsa attraverso la Foresta Segreta carica di rischi e di avventura: il Mago Gargamella, un cattivo più imbranato che temibile, si è infatti impossessato di una mappa che lo potrebbe mettere sulle tracce di un nuovo gruppo di Puffi. Occorrerà avvertirli e metterli in guardia prima che sia troppo tardi. Un nuovo capitolo cinematografico per le creature blu nate dalla fantasia del fumettista belga Peyo, le quali tornano sul grande schermo con una vicenda elementare e sbiadita, priva di guizzi originali e di reali motivi d’interesse che non aggiunge nulla al già magro bottino di intuizioni e inventiva dei precedenti film tratti dalla celebre serie animata anni ’80 prodotta da Hannah-Barbera. Il misto di animazione live action e CGI è abbandonato in favore di una totale concentrazione degli autori sulla computer grafica che però, a dispetto della buona fattura, non sortisce gli effetti sperati: i colori sono efficaci e pimpanti, così come alcune soluzioni visive, ma la scrittura dei personaggi è talmente infantile e al grado zero da vanificare la buona confezione, rendendola progressivamente sempre più telefonata. Il target del film si rivolge esclusivamente ai bambini; per gli adulti gli sbadigli sono ben maggiori rispetto ai sussulti, deboli e rarissimi (da menzionare la coccinella smartphone di Quattrocchi, che scatta foto, delinea mappe, è sensibile). Il principale dissidio è in ogni caso l’identità femminile di Puffetta, creata proprio da Gargamella con un pezzo d’argilla a mo’ di Eva sui generis ed estranea al gender degli altri Puffi, rigorosamente tutti maschi: il girl power che fa capolino nel film, tra donne Amazzoni ed eserciti composti da sole puffe, non è mai affrontato con il giusto grado di profondità e, va da sé, di militanza. Presenti anche l’inevitabile gag del “puffoselfie” e I’m Blue degli Eiffel 65 in colonna sonora, più un nuovo brano di Cristina D’Avena sui titoli di coda in chiave tecno-dance.
Maximal Interjector
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