Quando la notte
2011
Paese
Italia
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
114 min.
Formato
Colore
Regista
Cristina Comencini
Attori
Claudia Pandolfi
Filippo Timi
Thomas Trabacchi
Denis Fasolo
Marina (Claudia Pandolfi) va in vacanza in montagna con il figlio di pochi anni, ospite nella casa del rude Manfred (Filippo Timi). Il bambino rimane ferito e Manfred bolla Marina come una pessima madre, ma tra i due divampa la passione.
Quando la notte, intesa come venir meno di ogni buon senso, colpisce un regista, il risultato non può che essere disastroso: la noia, il greve sensazionalismo psicologico, la pretenziosa ricerca di un bollino d'autorialità e l'ovvietà sono le parole d'ordine, in un film che di difendibile non ha nulla e rasenta di prepotenza lo scult. Lo scontro/incontro tra il misterioso Manfred, cui l'interpretazione legnosa di Filippo Timi dona una patina di ridicolo involontario, e l'instabile Marina è basato su banalità a profusione, alla base di dialoghi che sembrano la parodia del dramma che vorrebbero inscenare, non solo per il contenuto risibile ma, soprattutto, per la loro costruzione artificiosa. Una possibile depressione post-parto, mai curata, diventa a un certo punto motivo di attrazione per un uomo misogino con alle spalle un trauma familiare: nessuna delle due problematiche, però, viene davvero affrontata e il tutto si risolve con una storia d'amore impossibile, lacerante ma poco credibile. Tra le scene imbarazzanti, “svetta” quella conclusiva con il gioco di languidi sguardi da telenovela e un'inquadratura finale da denuncia penale. Presentato in concorso Mostra del cinema di Venezia, dov'è stato sonoramente fischiato.
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