Andy Sitzer (Steve Carell) è un single quarantenne con una bella casa e un lavoro da commesso in un megastore. Tutto sembra sereno nella vita del protagonista, fino a quando i suoi colleghi scoprono il suo più grande segreto: è ancora vergine.

Prima regia e prima commedia di successo di Judd Apatow, 40 anni vergine è il film che ha lanciato definitivamente Steve Carell (che qui è anche co-sceneggiatore), alle prese con il ruolo brillante dell'ingenuo imbranato. Una commedia divertita e sboccata, con un umorismo (non sempre riuscito) tutto chiaramente improntato sul sesso e sui tentativi del protagonista di uscire dall'incubo con annessa storia d'amore. Pellicola piuttosto prolissa, ha però una marcata poetica dell'amicizia maschile (tipico segno distintivo del cinema di Apatow).