Il quarto uomo
De vierde man
1983
Paese
Olanda
Generi
Thriller, Grottesco, Erotico
Durata
102 min.
Formato
Colore
Regista
Paul Verhoeven
Attori
Jeroen Krabbé
Renée Soutendijk
Thom Hoffman
Dolf de Vries
Geert de Jong

Il deviato scrittore Gerard Reve (Jeroen Krabbé), vittima di inquietanti visioni, durante una conferenza si imbatte nell'affascinante Christine (Renée Soutendijk), figura misteriosa che lo farà precipitare in una spirale di degenerazione e violenza.

Tratto dal romanzo omonimo (1981) dello scrittore omosessuale olandese Gerard Reve (1923-2006), la cui prosa erotica intrisa di ironia ed espliciti riferimenti al cattolicesimo destò scandalo, un delirante thriller che confonde cupa realtà e grandguignolesca fantasia per dipingere il ritratto di un uomo immerso in un incubo metafisico. Le ossessioni di Gerard, che sembra il prolungamento artistico del regista stesso, vivono in una dimensione sospesa tra vita e morte, raziocinio e religione, dominazione (femminile) e sottomissione (maschile), pulsioni (omo)erotiche e consapevole repressione. Procedendo per accumulo dal punto di vista visivo, tra barocchismo camp, surrealismo grottesco e simbolismo perverso, Verhoeven dà libero sfogo al proprio talento figurativo e riesce a far passare in secondo piano le ingenuità di una sceneggiatura (Gerard Soeteman) che spesso ha l'imperdonabile limite di rendere tutto troppo manifesto. Presenza androgina e castrante, Renée Soutendijk è perfetta come luciferina vedova nera. Visionario, blasfemo, onirico, un compendio della poetica del suo autore, con tutte le ambiguità ideologiche del caso. Ebbe non pochi problemi con la censura. Fotografia di Jan de Bont. Premiato al Toronto International Film Festival e al Festival internazionale del film fantastico di Avoriaz.

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