Quasi niente
Presque rien
Durata
100
Formato
Regista
Mathieu (Jérémie Elkaïm) è in vacanza nella casa al mare della madre depressa. In spiaggia incontra Cédric (Stéphane Rideau) e i due si innamorano.
Lifshitz sceglie di raccontare il primo amore con un tono sincero e lieve: i due protagonisti si incontrano, si attraggono e diventano inseparabili in brevissimo tempo, spinti dalla spregiudicatezza e dal coraggio propri della loro età. Il risultato è un ritratto dolce e realistico di una cotta estiva che diviene indubbiamente più importante di così. Il fascino della coppia è magnetico e tutti quelli che orbitano loro intorno non possono che prenderne atto. La narrazione però non è lineare e si frammenta portandoci a vedere il futuro di Mathieu che, solo in un ospedale psichiatrico, decide di tagliare i rapporti con Cédric. È questa parte a convincere leggermente di meno, perché lascia lo spettatore in un mare di non detti che rischia di sembrare incertezza di scrittura. Si potevano forse gestire meglio certi passaggi, insomma, ma i lati positivi sono decisamente di più e ci immergono in una relazione istintiva e autentica, perfettamente resa da una regia attenta ai dettagli e dalle belle interpretazioni di Elkaïm e Rideau.
Lifshitz sceglie di raccontare il primo amore con un tono sincero e lieve: i due protagonisti si incontrano, si attraggono e diventano inseparabili in brevissimo tempo, spinti dalla spregiudicatezza e dal coraggio propri della loro età. Il risultato è un ritratto dolce e realistico di una cotta estiva che diviene indubbiamente più importante di così. Il fascino della coppia è magnetico e tutti quelli che orbitano loro intorno non possono che prenderne atto. La narrazione però non è lineare e si frammenta portandoci a vedere il futuro di Mathieu che, solo in un ospedale psichiatrico, decide di tagliare i rapporti con Cédric. È questa parte a convincere leggermente di meno, perché lascia lo spettatore in un mare di non detti che rischia di sembrare incertezza di scrittura. Si potevano forse gestire meglio certi passaggi, insomma, ma i lati positivi sono decisamente di più e ci immergono in una relazione istintiva e autentica, perfettamente resa da una regia attenta ai dettagli e dalle belle interpretazioni di Elkaïm e Rideau.