Kay (Sophia Loren) è l'amante di un uomo molto ricco che la ricopre di attenzioni e gioielli. Un giorno, però, la donna incontra il paracadutista Red (Tab Hunter): tra loro è simpatia immediata che presto sfocerà in amore. Ma Kay non è sicura di voler lasciare il lusso della sua vita attuale. Carlo Ponti, marito della Loren, co-produce questo racconto sentimentale, presentato in concorso al Festival di Berlino del 1959, diretto da Lumet e completamente focalizzato sull'espressività (o inespressività in alcuni casi) degli interpreti. Il regista punta tutto sulle emozioni dei suoi attori, utilizzando quasi esclusivamente intensi primi piani che alla lunga però diventano stucchevoli. Il risultato è una piatta rilettura di un classico canovaccio fiabesco, intrecciato al mondo contemporaneo e metropolitano. Troppo poco per poter essere apprezzato davvero.