Il commissario Vanni (Marcel Bozzuffi) istituisce una squadra di polizia speciale, armata con poco convenzionali pistole calibro 38, per combattere l'ondata di crimine che insanguina la città di Torino. Una sfida alla malavita e un duello personale con il boss Marsigliese (Ivan Rassimov), assassino proprio della moglie di Vanni.

Più noto come direttore della fotografia per Sergio Leone (Per un pugno di dollari e Per qualche dollaro in più, rispettivamente datati 1964 e 1965), Massimo Dallamano realizza il suo più riuscito poliziesco e, contemporaneamente, l'ultima opera prima della scomparsa avvenuta nel 1976. Consapevole delle difficoltà di conferire linfa vitale a un genere saturo e autoreferenziale, il regista sceglie di puntare sul lato estetico, privilegiando violenza e azione rispetto a una sceneggiatura che si basa sul tipico (e usurato) conflitto tra polizia e malavita organizzata. Il risultato è apprezzabile dal punto di vista delle intenzioni, discutibile per quanto riguarda la realizzazione, ma comunque lodevole grazie alla spettacolarità e all'impatto visivo di alcune sequenze, nonostante le inevitabili ristrettezze di budget. Un ibrido di cinismo e action, consigliato ai fruitori di un cinema troppe volte bistrattato per le ingenuità stilistiche: prevedibile, ma comunque rispettabile. Carole André è Sandra; cameo di Grace Jones, non accreditata, nei panni di se stessa. Giuseppe Vari realizzerà nel 1977 Ritornano quelli della calibro 38, seguito ideale che differisce nei personaggi e nel cast.