La rabbia giovane
Badlands
1973
Paese
Usa
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
94 min.
Formato
Colore
Regista
Terrence Malick
Attori
Martin Sheen
Sissy Spacek
Warren Oates
Ramon Bieri
Alan Vint
Gary Littlejohn
John Carter
Terrence Malick
Kit (Martin Sheen), spazzino venticinquenne senza prospettive, si innamora, ricambiato della quindicenne Holly (Sissy Spacek). Quando il padre di lei (Warren Oates) si oppone alla loro unione, Kit lo uccide a sangue freddo e scappa con la ragazza verso il Montana. La fuga romantica dei due lascia dietro di sé una scia di sangue: Kit, infatti, fa fuori chiunque consideri una minaccia o un intralcio al proprio cammino, mentre Holly osserva con indifferenza.
Opera prima del trentenne Terrence Malick: un road movie riletto con piglio insolito e personale, relegando in secondo piano l'azione e puntando in modo deciso sull'introspezione psicologica. Kit e Holly sono due personaggi mossi da inquietudini di uguale intensità che si manifestano in maniera assai diversa: lei annota tutto sul suo diario con candore innocente, innamorata e estasiata dalle nuove esperienze di cui sembra cogliere solo i lati positivi; lui ha il grilletto facile, agisce e uccide senza pensare troppo alle conseguenze, segue i suoi impulsi anche quando la razionalità e la convenienza personale suggerirebbero di fare diversamente (come nel finale). In questo modo Malick descrive due anime che si muovono senza direzione, perse nell'immensità delle Badlands, affascinante emblema di una natura muta osservatrice che accentua il senso di tragedia incombente. L'uso espressivo di un paesaggio splendido ma deserto e minaccioso permette al regista americano di prendere le distanze dagli eventi, filmando in modo essenziale e funzionale uno psicodramma dove il malessere esistenziale trova sfogo in forme assurde e terrificanti (si veda l'impassibilità con cui Kit fredda le sue vittime o dà fuoco alla casa di Holly). Al contempo, attraverso l'uso copioso della voce fuori campo e puntellando il racconto di attimi di vita quotidiana apparentemente insignificanti, Malick riesce a farci empatizzare con questa coppia tenera e allucinata. Un melodramma cupo e imprevedibile, unico nel suo genere. Il regista, noto per la sua refrattarietà ad apparire in pubblico, compare in un piccolo cameo.
Opera prima del trentenne Terrence Malick: un road movie riletto con piglio insolito e personale, relegando in secondo piano l'azione e puntando in modo deciso sull'introspezione psicologica. Kit e Holly sono due personaggi mossi da inquietudini di uguale intensità che si manifestano in maniera assai diversa: lei annota tutto sul suo diario con candore innocente, innamorata e estasiata dalle nuove esperienze di cui sembra cogliere solo i lati positivi; lui ha il grilletto facile, agisce e uccide senza pensare troppo alle conseguenze, segue i suoi impulsi anche quando la razionalità e la convenienza personale suggerirebbero di fare diversamente (come nel finale). In questo modo Malick descrive due anime che si muovono senza direzione, perse nell'immensità delle Badlands, affascinante emblema di una natura muta osservatrice che accentua il senso di tragedia incombente. L'uso espressivo di un paesaggio splendido ma deserto e minaccioso permette al regista americano di prendere le distanze dagli eventi, filmando in modo essenziale e funzionale uno psicodramma dove il malessere esistenziale trova sfogo in forme assurde e terrificanti (si veda l'impassibilità con cui Kit fredda le sue vittime o dà fuoco alla casa di Holly). Al contempo, attraverso l'uso copioso della voce fuori campo e puntellando il racconto di attimi di vita quotidiana apparentemente insignificanti, Malick riesce a farci empatizzare con questa coppia tenera e allucinata. Un melodramma cupo e imprevedibile, unico nel suo genere. Il regista, noto per la sua refrattarietà ad apparire in pubblico, compare in un piccolo cameo.
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