1943. Un sergente inglese (Dennis Price), un soldato americano in licenza (John Sweet) e una giovane fanciulla che si è arruolata nel servizio civile (Sheila Sim) si incontrano in un paesino del Kent: tutti e tre, segnati da una delusione, si stanno dirigendo a Canterbury, meta di numerosi pellegrinaggi. Si unirà al gruppo anche il distinto archeologo Colpeper (Eric Portman), che confesserà un inaspettato segreto. Dramma leggero e buonista per Powell e Pressburger, i quali abbandonano (momentaneamente) il loro barocchismo visivo in Technicolor per realizzare un piccolo film in bianco e nero senza grandi ambizioni, se non quella di instillare un'ondata di ottimismo al popolo britannico, incentivando la collaborazione con gli Stati Uniti quando la Seconda guerra mondiale stava volgendo al termine. Il riferimento del titolo a Chaucer serve ai due registi per creare un quadretto di eccentrici personaggi, il cui percorso verso la felicità è destinato a concludersi nel migliore dei modi. Disimpegnata, ma non per questo superficiale, la pellicola unisce i toni contrastati delle produzioni tedesche dell'epoca e un velo di controllato romanticismo tipicamente british nella descrizione del paesaggio. Mai distribuito in Italia, venne presentato al Bergamo Film Meeting nel 1986.