Radiazioni BX: distruzione uomo
The Incredible Shrinking Man
1957
Paese
Usa
Genere
Fantascienza
Durata
81 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Jack Arnold
Attori
Grant Williams
Randy Stuart
April Kent
Paul Langton
Raymond Bailey
William Schallert
Frank J. Scannell
Colpito da misteriose radiazioni, Scott Carey (Grant Williams) inizia a rimpicciolire ogni giorno sempre di più. Dopo i primi problemi con il lavoro e nel rapporto con la moglie Louise (Randy Stuart), la stessa casa dove abita diventa un mondo ostile: il cibo, il gatto, gli insetti, tutto si trasformerà in una surreale minaccia.
Immortale film cardine della fantascienza anni Cinquanta, celebrato e stimato negli Stati Uniti ma paradossalmente misconosciuto in Italia. Rimasto nella storia principalmente per gli stupefacenti effetti speciali (che grazie a creatività e inventiva non sfigurano di fronte al CGI di oggi), che riescono nel miracolo di trasformare l'ambiente domestico in uno scenario da incubo surreale dove i normali oggetti diventano strambi colossi dall'odore quasi artistico, il film punta sulla deformazione e sullo straniamento: le zone più nascoste e sconosciute della propria abitazione diventano così un mondo rovesciato e mostruoso, destinato a schiacciare inesorabilmente il protagonista, che continua a rimpicciolire senza sosta. Impossibile per lo spettatore dell'epoca (ma anche per quello contemporaneo) non essere contagiato dal senso di impotenza e debolezza del personaggio, immolato alla sconfitta, che vede lentamente la propria vita andare in pezzi, facendosi simbolo delle tante malattie degenerative che colpiscono le persone. Finale quasi mistico, in cui uno Scott ormai preda di un annullamento infinitesimale si trova di fronte all'ignoto più assoluto, ma decide ugualmente di continuare a combattere per sopravvivere. Grande successo in patria. Orson Welles, che stava girando L'infernale Quinlan (1958) negli studi accanto a quelli dove lavorava Jack Arnold, prestò la voce per il trailer del film. Tratto dal romanzo Tre millimetri al giorno di Richard Matheson, anche sceneggiatore.
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