I ragazzi del fiume
River's Edge
1986
Paese
Usa
Generi
Poliziesco, Drammatico
Durata
99 min.
Formato
Colore
Regista
Tim Hunter
Attori
Crispin Glover
Keanu Reeves
Ione Skye
Daniel Roebuck
Dennis Hopper
La vita dei ragazzi di una periferia viene sconvolta quando uno di loro (Roebuck) uccide una ragazza del gruppo e se ne vanta con gli amici. Il compulsivo Layne (Glover) appresa la notizia, convince la banda a mantenere il segreto, ma il timido Matt (Reeves) è dubbioso se ciò che l’amico propone sia etico.
Tim Hunter, regista noto per aver girato alcuni episodi di Twin Peaks, confeziona un gioiellino del cinema anni Ottanta ispirandosi alle gesta di Antony Jacques Broussardh. La pellicola è efficace: riesce a inquietare, disturbare e criticare determinati comportamenti e ambienti. Nonostante non manchino cadute di stile (fra siparietti comici fuori luogo, battute con poco senso e scene di troppo), Hunter riesce a creare un’atmosfera efficace, che ricorda lo spirito street di film come I ragazzi della 56ª strada, condensando il tutto con uno humour nero che contribuscie a dare vita a un alone disturbante, ma quasi invisibile. Il cast è in forma: Dennis Hooper burbero e folle, Keanu Reeves contenuto, Crispin Glover esplosivo (anche troppo forse) e il semisconosciuto Daniel Roebuck inespressivo ma efficace come rappresentazione dell’apatia e della follia. La sceneggiatura è intelligente e offre una riflessione non banale su temi come il lutto, le famiglie disfunzionali, la malattia mentale e il cinismo fra i giovani. Non tutto è perfetto, ma ci si può tranquillamente accontentare. Reeves è per la prima volta protagonista di un lungometraggio.
Tim Hunter, regista noto per aver girato alcuni episodi di Twin Peaks, confeziona un gioiellino del cinema anni Ottanta ispirandosi alle gesta di Antony Jacques Broussardh. La pellicola è efficace: riesce a inquietare, disturbare e criticare determinati comportamenti e ambienti. Nonostante non manchino cadute di stile (fra siparietti comici fuori luogo, battute con poco senso e scene di troppo), Hunter riesce a creare un’atmosfera efficace, che ricorda lo spirito street di film come I ragazzi della 56ª strada, condensando il tutto con uno humour nero che contribuscie a dare vita a un alone disturbante, ma quasi invisibile. Il cast è in forma: Dennis Hooper burbero e folle, Keanu Reeves contenuto, Crispin Glover esplosivo (anche troppo forse) e il semisconosciuto Daniel Roebuck inespressivo ma efficace come rappresentazione dell’apatia e della follia. La sceneggiatura è intelligente e offre una riflessione non banale su temi come il lutto, le famiglie disfunzionali, la malattia mentale e il cinismo fra i giovani. Non tutto è perfetto, ma ci si può tranquillamente accontentare. Reeves è per la prima volta protagonista di un lungometraggio.
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