L'ingenua quindicenne Beverly (Drew Barrymore) ha grandi sogni che si infrangono quando scopre di aspettare un bambino. La famiglia la obbliga a sposare Ray (Steve Zahn), il padre, ma presto il ragazzo si abbandona all'alcool e alla droga. Anche la migliore amica di Beverly, Fay (Brittany Murphy), resta incinta e le due sognano di crescere insieme i loro figli, ma la realtà si complica quando compiono alcune scelte con eccessiva leggerezza. Tratto dall'autobiografia di Beverly D'Onofrio, il film di Penny Marshall è caratterizzato da una regia scialba e piatta che si adagia mollemente sulle solite dinamiche da adolescenti in crisi (sentimentale) alla ricerca della felicità. Interpretato da una troppo cresciuta Drew Barrymore, difficilmente credibile come quindicenne, il personaggio principale è piuttosto antipatico e stupido: per far passare la sua immaturità, si ricorre con troppa facilità a discorsi e situazioni banali e poco approfonditi, facendo sì che risulti solo sgradevole e non impavido come si presume fosse intenzione disegnarlo. Un fiasco totale.